“Sei solo chiacchiere e distintivo”
…che poi è una citazione del famoso film di Brian de Palma.
Tanto spesso, troppo spesso, si leggono sui social frasi tipo “guardate cosa ho fotografato, non è mai stato fatto prima”, oppure: ” sono un fotografo di moda”, o ancora: “il mio ultimo editoriale”….
L’incontro in programma per domenica, dalle 10,00 in poi con Marco Maria D’Ottavi e Luca Mosconi non è ovviamente un workshop, ma una chiacchierata senza peli sulla lingua con persone che hanno trasformato la loro passione in professione.
Chiacchiere con fotografi che hanno pubblicato davvero, continuano a farlo, hanno realizzato mostre in tutto il mondo, Cina compresa, scritto libri, insegnato in strutture pubbliche…persone che tentano di “camparci” con questo lavoro da 29 anni.
In questa epoca ognuno è editore di se stesso: si scatta la foto, la si posta, si ricevono like. E chi stabilisce che quella foto sia bella brava e giusta? I compagnucci di like? E’ la propria cultura che deve fare da calmiere, oggi, non i social…
Marco e Luca, non hanno mai pensato che l’avvento della penna a sfera abbia reso tutti poeti, così come il digitale non renderà tutti fotografi. Credono fermamente che alla base di ogni buona fotografia ci sia una testa pensante, un target da raggiungere, una modalità di esecuzione. Sentirete parlare persone che sanno che la tecnica, seppure oggi facilmente acquisibile, sia più che fondamentale. Che da sempre professano che la fotografia va fruita da tutti, e non dai “fotografi”.
Di cosa si parlerà:
– di come era la fotografia analogica
– del perché la fotografia digitale sia una figata pazzesca
– del perché la polaroid era ed è una cagata incommensurabile
– del perché un’ottica nitida e il diaframma 1,2 siano solo frasi da forum
-del perché il flash non fa schifo -del perché siamo tutti bravi a fotografare, pochi a lavorare
-del perché tutti siamo capaci di fare un “bello scatto”
-del perché troppi non sappiano lavorare per fare una “bella foto”
– di come funzionava il mondo del lavoro prima e di come funziona ora
– dei “fotografi fashion” e di quelli che vestono male 😀
– di musica, poesia, arte e cucina – del fatto che “fotoamatore” è più figo di “professionista”
– si parlerà, soprattutto, e assieme, che è la cosa più intrigante e social (vero)
Cosa SI farà:
– ci si insulterà (poco)
– si riderà assieme (tanto)
– si prenderà il caffè con i pasticcini (portateli!)
– si potranno fare “letture” di fotografie, mettendosi in gioco tutti assieme
-(così si capirà che esistono fotoamatori molto più bravi dei professionisti)
-per chi rimane a pranzo si mangerà (alla romana, perché siamo poveri)
Cosa NON si farà:
– non si faranno fotografie, a meno dei selfie a fine giornata
Cosa si farà più avanti con chi resisterà:
– si faranno fotografie in un bel workshop che si terrà in futuro.